CORRECTAR LA LETRA

Letra : Throwback

Ehi, ehi
Frank La Tanica
Per l'occasione vecchia tuta, vecchia scuola, vecchie abitudini
Non c'era altra maniera per affrontare quest' argomento
Conosco solo questo modo per esternare il concetto
E poi sto pezzo è pe la manciata de gente che ci si rivedrà
E per i miei raghi

È cominciata in strada con le peggiori premesse
Da solo o insieme sotto la pioggia, sotto le feste
Sotto i palazzi vite travolte da mille cazzi
Occhiali falsi cinte tarocchе veri ragazzi
Erano i giorni f**k sistema e sеnti compilation
Verano zombie, rap in vena e deadly combination
C'erano più rap-station
Meno PlayStation
Ma ti cinavo al culto piè adulto con la mia escalation
Under pressure prime tette prime situation
Prime manette per qualcuno e poi la full immertion
Ho riso tanto e pianto nella mia creeping depression
Nei cellulari Benny Benassi con satisfacion
Io sempre stato in guardia da ogni guardia
Fuori e nel quartiere ho interpretato in strada Jake e Marra
Voglio credere all' amore ed il malore quello che ci univa
Pillole d'anfetamina, l'indole autodistruttiva
Notti passate a dire che avremo fatto quei soldi
Cazzate a non finire poi dei discorsi profondi
Sembra che siano trascorsi pochi secondi
È l'effetto che fanno i ricordi fra quando gli affronti
Ho imparato a tirare ganci ma non a scuola
E che nulla cambia se piangi mai una volta sola
Che se non fai non mangi
Che è meglio se ti arrangi
Che è meglio provarci o rimpiangi e quello ti divora
Ho imparato a tirare ganci ma quante ne ho prese
Bottigliate in testa pugni e calci ma come vedete
Sono ancora qua e se schiatterò direte
Certo quello stronzo adesso è morto però non si arrese
Siamo cresciuti coi rimorsi per le malefatte
C'è chi non si volta in dietro e chi non va più avanti
Ho fatto danni di cui mi vergono e pure tanti
Ripuliremo il Karma in questa vita o nelle altre
Ancora in botta fra e sto in colpa tema d'animo
Tu lotta con chi blocca o ti fa n'apotema d'animo
È l'anatema che mi porto e porto pure pena
Spero ne varrà la pena ma prima d'essere morto
Io con gli amici più grandi fra crescevo alla svelta
Andava tutto così in fretta
Una parte di te spinge il pedale e non aspetta
E una parte di me cresceva infetta
Conosco il puzzo di questura
Dell' ospedale, questi tombini che straripano
Dell'oltremare, mai stato truzzo per natura
Non ostentare, le cose buone non arrivano
Non le aspettare
Freestyle in piazza sotto il colonnato
Noi tutti una razza col tempo che incalza
Qualcuno che se ne è andato
Le mani nelle spine
Le madri nelle rime
Quegli attimi toccati in battiti ma senza fine
Vedo dei volti dissiparsi scordo i lineamenti
Erano in molti quei ragazzi ormai scomparsi in mare
Alcuni morti in incidenti, persi nelle loro menti
Alcuni presi dagli agenti e messi sotto chiave
Chi ha fatto figli, chi ha fallito, chi non si rassegna
Ti meravigli che è impazzito chi ha una vita indegna?
Chi auspica a vivere ma muore si muove è una foga
Chi cerca di annegare invece a malincuore nuota
Io sto tra chi si affanna corre e non riesce
Tra chi non è abbastanza forte e non regge
Che fra tiri di canna e botte di merce
Gli si accende la fiamma e a volte riemerge
È cominciata in strada con le peggiori premesse
Da solo o insieme sotto la pioggia, sotto le feste
Da sempre uniti e le ragioni sono queste
Perché se avessi bisogno un giorno so che ci sareste