CAPA/TRACKLIST

Letra : Un Castello

Non so più come funziona il mio cervello
Non so più che cosa scrivere, non so più respirare bene
A dire il vero penso che qualcosa stia marcendo dentro
E quello che temevo sta nascendo, sta creando un vuoto
Dentro, sospetto di ammalarmi di tristezza
Davvero, temo che la testa non lo regga
E sono mesi che mi sento gli occhi lucidi
E se penso a quanto male sto facendo a chi mi ama voglio uccidermi
Tutto che si ferma in una selva, è sempre autunno
Impugno un corno, resto fermo nel mio mondo perchè è sempre buio
La saggezza costa sangue e nel castello dove regno
Hanno rinchiuso nelle stanze un cuore in uno scrigno
Penso sempre al mio suicidio come un grande pa**o
In cui per arrivare ad un traguardo basta un grande salto
E poi mi aspetta il vuoto eterno, bello come il cielo oscuro
Lego quattro giri introno al collo e poi mi appendo al muro

Giuro, a volte anche un secondo dura troppo
Il mio castello è ricoperto dalle tenebre ed è tutto rotto
Spesso mi rifugio nelle stanze più nascoste
Solamente, perché temo la notte
Ed io parlo alla morte come fosse mia sorella
Nell'oscurità una fiamma vale più di una carezza
E dalle torri escono in fila quattrocentomila corvi
Mi ricordano quei giorni, in cui era meglio non riaprissi gli occhi
Guarda come il mondo brucia piano
Siamo soli ed è questo che ci rende persone migliori
È strano quando cresci e non capisci
E poi ti annichilisci, e piangi mentre strisci
Mia madre batte i pugni contro il muro perchè è a**urdo
Io non lo so fare, io non so cambiare
E poi mi bevo tutto, basta che mi resti accanto
Che mi sento così solo da sentirmi qualcun'altro e sono stanco
Mentre i draghi hanno oscurato l'orizzonte
E si preparano le porte per fermarli si nasconde
Tra le foglie un crocifisso enorme, un segno della morte
Un servo della corte grida che le truppe hanno scrutato il ponte
Forte di esperienze oscure immonde costrusco e studio
L'odio mi ha fatto da scudo e se sarò cresciuto
Poi mi aspetta il vuoto eterno bello cielo oscuro
Lego quattro giri introno al collo e poi mi appendo al muro

Giuro, a volte anche un secondo dura troppo
Il mio castello è ricoperto dalle tenebre ed è tutto rotto
Spesso mi rifugio nelle stanze più nascoste
Solamente, perché temo la notte
Ed io parlo alla morte come fosse mia sorella
Nell'oscurità una fiamma vale più di una carezza
E dalle torri escono in fila quattrocentomila corvi
Mi ricordano quei giorni, in cui era meglio non riaprissi gli occhi