CORRECTAR LA LETRA
Letra : In Una Casa
IN UNA CASA
(Une maison)
Lyrics/Music: Lorenzo Raggi / Charles Aznavour
Original lyrics: Charles Aznavour, Bernard Dimey
Ed. Melodium Music (Friburg (CH)); Soul Trade Music Publishing (Agrate
Brianza (MI))
Disc: 1986_Canzoni da leggere e da cantare - 04 of 10 - 2:53 [G&G Records,
GG 36021]
In una casa che si perde proprio là
dove la nebbia sa che inverno arriverà
dove la porta non è stata aperta più
dal tempo dei menhir, da giorni e di re Artù
da dove il cane andò per dire alle foreste
e il mostro tutto blu che aveva cento teste
là dove il topo sa la morte che verrà
ma mette il naso fuori e non si arrenderà...
In una casa che il gufo custodì
con il profumo di melassa e bigoli
grondanti e libri che hanno vissuto già
la polvere di chi lettori più non ha
le foto delle miss così desabillé
con il sorriso che promette chissaché
immagini di eroi dimenticati ma
al lampo del magnesio una celebrità...
In una casa che scolpisce la montagna
dal tetto dove puoi vedere il mare che
lambisce terra che può essere già stagna
laggiù tra la Touraine et la Valle dei Re
con un giardino in cui le api sono amanti
i fiori di lillà, di miele a sazietà
e cantano per me i mondi più distanti
e non mi chiederanno come finirà...
In una casa che di notte ha la magia
di lampade a petrolio appese per la via
dove al tempo che io tornavo dalla scuola
studiavo di latino sopra dal messale
se la incontrate voi compratela per me
voi non sapreste mai capire che cos'è
che cosa ci farei, perché io ci vivrei
in quella casa che non ho vissuto mai...
(Une maison)
Lyrics/Music: Lorenzo Raggi / Charles Aznavour
Original lyrics: Charles Aznavour, Bernard Dimey
Ed. Melodium Music (Friburg (CH)); Soul Trade Music Publishing (Agrate
Brianza (MI))
Disc: 1986_Canzoni da leggere e da cantare - 04 of 10 - 2:53 [G&G Records,
GG 36021]
In una casa che si perde proprio là
dove la nebbia sa che inverno arriverà
dove la porta non è stata aperta più
dal tempo dei menhir, da giorni e di re Artù
da dove il cane andò per dire alle foreste
e il mostro tutto blu che aveva cento teste
là dove il topo sa la morte che verrà
ma mette il naso fuori e non si arrenderà...
In una casa che il gufo custodì
con il profumo di melassa e bigoli
grondanti e libri che hanno vissuto già
la polvere di chi lettori più non ha
le foto delle miss così desabillé
con il sorriso che promette chissaché
immagini di eroi dimenticati ma
al lampo del magnesio una celebrità...
In una casa che scolpisce la montagna
dal tetto dove puoi vedere il mare che
lambisce terra che può essere già stagna
laggiù tra la Touraine et la Valle dei Re
con un giardino in cui le api sono amanti
i fiori di lillà, di miele a sazietà
e cantano per me i mondi più distanti
e non mi chiederanno come finirà...
In una casa che di notte ha la magia
di lampade a petrolio appese per la via
dove al tempo che io tornavo dalla scuola
studiavo di latino sopra dal messale
se la incontrate voi compratela per me
voi non sapreste mai capire che cos'è
che cosa ci farei, perché io ci vivrei
in quella casa che non ho vissuto mai...
