CORRECT LYRICS

Lyrics : I Giganti

Ehi, uoh
Nel regno delle colpe con le rocce come sfon–
Sull'orlo di un gran pozzo con la notte tutt'intor–
Mo un tuono scuote il suolo poi risuona dal profon–
Dal fondo più fondo, più fondo del

Uoh, uoh, uoh, uoh
Luce che affonda in questo mondo, –do, –do
Fonde la notte con il giorno, –no, –no
Rimbomba forte come un corno, –no, –no
Qui dal profondo più fondo
Ehi, e verso un nuovo luogo eterno
Noi, fra l'ottavo e il nono Cerchio
Ohi, e verso il peggio dell'Inferno
Tra il Verbo disperso e tremendo di Nembrot
Ehi, e dentro questa oscurità, ahi, ahi
C'è chi portò l'attacco al cielo, ohi, ohi
Ora che sai la verità, ahi, ahi
Tu cerca sеmpre

Tu sfrega gli occhi che han fatto qua malе i conti
Fra queste notti che han fatto tremare i ponti
E queste torri che vedi elevarsi ai bordi
Non sono torri ma sono giganti enormi
Apparve fra le chiare forme al centro delle Malebolge
Qui sepolto già da tempo dentro a queste cave [?]
È re di Babele che più nessuno comprese
Qua adesso vive in catene punito per le varie colpe trascorse
Poi tutto trema come un tonfo dopo un crollo
Tuona la rabbia arrogante di Efialte
E scuote il mondo col suo collo e col suo corpo
Gigante è parte dell'arte di Marte
E questi mostri maschi e no, mastodon–
E questa massa d'armi e cor–, quanti col–
E grandi e for–, cani sciol–
E chi provò a sfidare gli ordini
E finì poi massacrato sotto lanci, lampi e folgori (Ehi)

Ehi, e dentro questa oscurità, ahi, ahi
C'è chi portò l'attacco al cielo, ohi, ohi
Ora che sai la verità, ahi, ahi
Tu cerca sempre

Uoh, uoh, uoh, uoh
Luce che affonda in questo mondo, –do, –do
Fonde la notte con il giorno, –no, –no
Rimbomba forte come un corno, –no, –no
Qui dal profondo più fondo
Ehi, e verso un nuovo luogo eterno
Noi, fra l'ottavo e il nono Cerchio
Ohi, e verso il peggio dell'Inferno
Tra il Verbo disperso e tremendo di Nembrot
Ehi, e dentro questa oscurità, ahi, ahi
C'è chi portò l'attacco al cielo, ohi, ohi
Ora che sai la verità, ahi, ahi

Ci siam lasciati lungo l'orlo del cielo nel punto nero che porta all'oblio
Sì, mi ero perso nel mio, verso l'ascesa e il pendio
Prima del ghiaccio nel vostro abbraccio di amore stantio
Ansia da formicolio, poi ho fatto pace con Dio
Ma non coi finti fratelli e amici dell'adolescenza
C'hanno sempre un'urgenza, sì, di breve scadenza
Niente perdono e avessi il dono di chiaroveggenza
Avrei capito che eravate qui per convenienza
Ho visto poi la coerenza che lenta scompare
Tra mille rimpianti che mi danno del tu
Ed ora senza prudenza sembra di volare
Aggrappato ai giganti che mi portano giù
Dove il ricordo diventa voce di mille serpenti
Soffiano forte quei venti che c'han cambiato gli eventi
Toccherà stringere i denti, brindare con i perdenti
Vi decompongo in frammenti per poi non credervi più

No, mai più
No, no, non voglio credervi più, mai più
No, no

Uoh, uoh, uoh, uoh
Luce che affonda in questo mondo, –do, –do
Fonde la notte con il giorno, –no, –no
Rimbomba forte come un corno, –no, –no
Qui dal profondo più fondo
Ehi, e verso un nuovo luogo eterno
Noi, fra l'ottavo e il nono Cerchio
Ohi, e verso il peggio dell'Inferno
Tra il Verbo disperso e tremendo di Nembrot