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Real Talk - Il Tre
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Il Tre
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Senti come cazzo fa La mia occasione non la spreco Ti guardo, poi mi siedo Ad ogni barra senti come suona l’eco Di solito non mi ripeto Di solito mi spiego Attore p***o, quando rappo sai ti piego Sono incazzato nero, nero incazzato sono Ti suono per davvero, davvero te le suono Siamo perfetti, il mio extrabeat è come Donnarumma Esce quando meno te l’aspetti Sono venuto per fare casino davvero Ma guarda questo ragazzino chissà cosa pensa di fare non penserà mica di fare casino davvero Fortunatamente tutti conoscete la Casa di Carta e v’ho spiegato Che sono fatto così, voglio rapinare la Zecca di Stato V’avessi dato le cose da fare per bene per evitare di fallire In parole povere devo solo dimostrare com’è che vi metto a dormire Scrivo le cose più vere, non sono tranquillo che vuole tacere Bevo la musica mia, solo per me, se lo volete sapere Ho cominciato perché non avevo le cose da fare sopra i banchi I compiti non li facevo, erano troppi, molti tanti Mi divertivo con gli amici miei, ero uno dei tanti Ho cambiato verbo e preposizione: sono uno tra tanti Dicono: “B*t*h, lo sai quanto sono rich?” Allora amico mio dai regalaci un po’ di “spic-” B*t*h, sembri tutto tranne che rich Sei un king con la credibilità di Lilo e St**ch! Io non l’ho mai fatto per questi E se non mi capisci stai tranquillo, Voglio zero litigi Tu, il rispetto dei tuoi fan lo calpesti Io, non mi venderò mai per due spicci Mi ha contattato di recente un’etichetta: “Guido sei fortissimo ti porteremo in vetta” “A quali condizioni?”, “Andare a questo talent, fanculo alla gavetta” “Senta, devo dire è molto allettante, quest’offerta, per me che poi non sono nessuno Mi consenta di dirle che firmerò il contratto Però prima c’è un dettaglio: se ne vada affanculo!” Io non mi vendo mica, mi faccio la salita È vero, sono “biondo”, ma io sono un artista È vero, ho cinque dita, ma in queste situazioni Me ne rimane una, la terza da sinistra Tecnicamente parlando, forse qualcuno ha pensato Generalmente pensando, forse mi avranno parlato Fottere me è sulla lista delle tue cosa da fare Stanno appa**endo alla svelta tutti quei fiori del male Io non trappo, rappo, serio Forse spacco, matto, vero? Sono Carlo Cracco, scemo Mi ti mangio, Merendero Ho usato circa ottantasettemila flow Quando rappo schiaccio forte tipo Mila e Shiro bro Il mio nome è da Catania fino a Roma e Milano Questi parlano però oggi si suicidano Io non c’ho mai pensato, a mollare questa musica brutale Stavo in camera mia, a meditare, ho sempre saputo sognare Volevo che qualcosa cambia**e, volevo solo un po’ di rispetto Ridevano di me, ma non sapevano quello che provavo dentro Mia madre lo sapeva, mio padre ci sperava ma non ci credeva I miei amici con me, la mia famiglia con me per tutta l’Italia Io facevo ogni fottuto contest e vincevo ogni fottuta volta Mio padre mi chiedeva “Sei forte?” Le vittorie erano la risposta Sai papà che ti ho visto al mio concerto, con le lacrime in viso Dietro di me, sempre zitto zitto, che non credevi ai tuoi occhi Tuo figlio sta facendo un concerto, tuo figlio ha combattuto per questo Quindi asciugati gli occhi, tuo figlio vuole soltanto il tuo appoggio e un abbraccio Sì, dentro di me brucia un fuoco che non puoi placare come pensi tu Sì, mi volevi in TV, ma questa roba per me vale molto di più Ce la faremo lo so, gomiti larghi da quando ci sto Tra qualche anno dirò che te l’avevo detto, e sorriderò Mamma se stai guardando, ascoltami bene perché Anche se a volte ci prendiamo un po’ a parolacce, so che sei fiera di me E mi dicevi che ce l’avrei fatta, io e te, comunque vada Oggi che mi trovo qui, è il mio momento: credere ai sogni ripaga Ho regalato il mio disco sì a Piazza del Popolo qualche anno fa Chi mi conosce lo sa, ho corso sempre più forte ed oggi sono qua Sono fiero di me, fiero di che, fiero di quel che sarà E chi ha riso di me, dietro di me, oggi si ricrederà Per i ragazzi di qua, per i ragazzi che dicono “Fallo per noi” Guido non si fermerà, Guido è un ragazzo normale proprio come voi Per questo lui morirà, ma consapevole che ha dato qualcosa a voi Qualcosa che resterà, senza chiedere niente in cambio come gli eroi Forse dovevo parlarvi di quegli argomenti che poi avete sent**o già Però è più forte di me, devo gridare così tutta Italia saprà: Credo ancora nel rap, parlato o cantato che sia E per chi diceva “Non ce la farà”, questa qua è la rivincita mia Per ogni schiaffo, per ogni abbraccio, per ogni taglio e lacrime forti Per ogni sbaglio, ogni taglio, ogni bacio, zero rimorsi Per ogni CD che ho regalato, sì mi sento ripagato E non parlo di soldi, ho sempre preferito i sorrisi a quei fogli Ti ho raccontato chi sono, mi sento perso nel vuoto Mi so’ trovato un lavoro e l’ho fatto esclusivamente da solo Sanno che non li perdono, dicono che sono buono Se mi dissi finisci nella piscina col fono Lo stile rinnovo, attento sì quando mi muovo Giovane ma sono un uomo, testa di marmo, pignolo Adesso ci provo a dirti qualcosa di nuovo Mi ti fotto dolcemente, predico il dolce stilnovo Sì, Dante Alighieri, ti rapina altri bicchieri Che se mi incazzo devono ingrandire i cimiteri Voi siete fake fake, noi siamo quelli veri Noi siamo Beyblade, voi siete i carabinieri Sbatto ‘sto chiodo nel muro, faccio ‘ste rime, siluro Zitto e rimani seduto, ninja, sì, come Naruto Non sono minuto, muori in un solo minuto Battermi è tirare fuori Manuto da quell’imbuto Eppure mi nutro solo di questo ti giuro Tipo che faccio digiuno, toccami e poi si vedrà Sinceramente parlando, le tue bellissime strofe Sono “bellissime” come chi canta “Sincerità” Adesso ci credo, felice davvero Sognavo questo da quand’ero solo un ragazzino Aspetta, che dice? Io sono Del Piero Tu fai le valigie, che andiamo a Berlino! Bella Bosca, bella Kuma, bella Khaled Chi mi sfida torna a casa non in verticale Un uccello fastidioso come le cicale Un uccello che ti entra nel culo, micidiale Spero di farcela, flow che ti incarcera Guido ti mangerà, quanto ti costerà? Ti pa**erà, ma non ti basterà Quanto ti costerà, questa mia zattera Non ha finito di spaccare, meno male Torno al quartiere a stare bene coi ragazzi Troverai sempre qualcuno che parla male Ma l’importante è ritornare sui tuoi pa**i Rappo da quando mia madre ha capito che sono diverso da tutta la gente Che quando parlava con i professori dicevano che ero pure intelligente Però non capivano che io volevo qualcosa di più dalla vita perché Tutte le cose che voglio, io me le prendo, mica sono come te Questi che parlano tanto di me, però io me ne sbatto e non parlo di loro Che dopo ci restano male quando lo capiscono che gli ho rubato il lavoro Sono da solo che volo, coloro il mattino solo quando attacco le ca**e Come se me ne frega**e, non mi ti inculo non pago le ta**e! Ed ho finito di spaccare, meno male Torno al quartiere a stare bene coi ragazzi Troverai sempre la gente che parla male Ma supercalifragilistichespiralsticazzi!
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